Lasciarsi andare alla Danza della Vita, seguire il flusso del ritmo col corpo, la mente elevata in armonie musicali, significa poter guardar oscure nuvole di tempesta sorridendo e danzando sotto la pioggia:
Significa saper “Vivere l’Adesso, e impadronirsi del suo Potere”.
Eckart Tolle, “Il Potere di Adesso”
La vita è adesso nell’aria tenera di un dopocena e musi di bambini contro i vetri e i prati che si lisciano come gattini e stelle che si appicciano ai lampioni milioni mentre ti chiederai dove sei Tu, sei Tu, sei Tu… sei tu che porterai il tuo amore per cento e mille strade perché non c’è mai fine al viaggio anche se un sogno cade sei tu che hai un vento nuovo tra le braccia mentre mi vieni incontro e imparerai che per morire ti basterà un tramonto in una gioia che fa male di più della malinconia ed in qualunque sera ti troverai non ti buttare via e non lasciare andare un giorno per ritrovar te stesso figli di un cielo così bello perché la vita è adesso è adesso è adesso
Claudio Baglioni, La Vita è Adesso, 1985
“Cogli l’attimo, cogli la rosa quand’è il momento”. Perché il poeta usa questi versi? […] Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi. Perché, strano a dirsi, ognuno di noi in questa stanza un giorno smetterà di respirare: diventerà freddo e morirà. Adesso avvicinatevi tutti, e guardate questi visi del passato: li avrete visti mille volte, ma non credo che li abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero? Stesso taglio di capelli… pieni di ormoni come voi… e invincibili, come vi sentite voi… Il mondo è la loro ostrica, pensano di esser destinati a grandi cose come molti di voi. I loro occhi sono pieni di speranza: proprio come i vostri. Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete, questi ragazzi ora sono concime per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione li sentirete bisbigliare il loro monito. Coraggio, accostatevi! Ascoltate! Sentite? “Carpe”, “Carpe diem”, “Cogliete l’attimo, ragazzi”, “Rendete straordinaria la vostra vita”!
Robin Williams, “L’attimo fuggente”, 1989
Quando l’Attimo Fuggente è ormai passato, rimane solo un vuoto ricordo, buono solo per i rimpianti ed il male di vivere.
“Oh Vergine cogli l’attimo che fugge.
Cogli la rosa quando è il momento,
che il tempo, lo sai, vola,
e lo stesso fiore che sboccia oggi,
domani appassirà”
[Orazio]
Come nel romanzo “Il Nome della Rosa” di Umberto Eco:
“E’ la dura legge del gol gli altri segneranno però che spettacolo quando giochiamo noi – non molliamo mai Loro stanno chiusi ma cosa importa chi vincerà perché in fondo lo squadrone siamo noi lo squadrone siamo noi”.
Pezzali-Cecchetto, 1996, La dura legge dl Goal
Nella foto la Vittoria della Nazionale Italiana ai mondiali di Spagna, 1982