La musica che gira intorno

2 Gen , 2024 - Recensioni

Cantava Ivano Fossati nel 1983, e per noi figli degli anni ’60, adolescenti, era una canzone-manifesto, simbolo di uno stato di prigionia dell’anima; finite le illusioni degli anni ’70, in piena guerra fredda e con Berlino divisa dal Muro la musica era l’unico strumento efficace ed attuale per volare oltre le contrapposizioni ideologiche, ritrovare l’unitario spirito di pace tra le nazioni europee (per cominciare) fino alla risoluzione di tutte le situazioni di conflitto e di dittature sanguinarie, dal Salvador alla Cambogia, da Cuba al Vietnam, dove opposti estremismi pro e contro il capitalismo opprimevano i popoli e violavano costantemente la Carta dei Diritti Umani dell’ONU.

Per noi i Pink Floyd, col film-icona The Wall, le band rock inglesi ed americane, insieme ai cantautori italiani più impegnati, costituivano la colonna sonora di una generazione che credeva nel cambiamento e nel progresso, sebbene meno ingenua dei figli dei fiori, del tutto lontana dagli eccessi legati al consumo di droghe, convinta che il ricorso alla violenza fosse sinonimo di regresso, non di progresso.

Confronto di idee, e pace a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.

“Sarà la musica che gira intorno,
quella che non ha futuro,
sarà la musica che gira intorno,
saremo noi che abbiamo nella testa un maledetto Muro”.

Ivano Fossati, 1983

1 Response

  1. Sono fiero di essere riuscito a contribuire alla nascita di questa Web Radio, nonostante tutte le contrarietà e difficoltà incontrate. Stiamo lavorando per diffondere la positività con l’energia della musica e la carica del corpo danzante, il tutto con l’amore di sempre per la musica che fa stare bene, per i nostri artisti preferiti, e per i ricordi di giorni migliori, in cui bastava che il DJ passasse Your Latest Trick e ti passava ogni paura o tristezza, ed anche se eri a Ficuzza in pieno inverno, con neve dappertutto, inzuppato dal pomeriggio a fare slittino con un sacco di plastica, congelato fino al midollo, a quella musica si faceva un silenzio magico, e Lei sembrava più bella che mai sulla pista da ballo.
    Ricordo quel lento come interminabile, tenevo gli occhi chiusi, anche se la conoscevo appena, e forse non l’avrei nemmeno più rivista, ma quella musica mi faceva sognare e desiderare di poter ballare per sempre.

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